Adriano Gigante S.s.a.

L'Azienda Agricola Gigante muove i suoi primi passi nel 1957, quando il nonno Ferruccio, che era un mugnaio ma la cui vera passione era l'agricoltura, acquistò la tenuta con un vigneto di Tocai da cui ha prodotto il primo vino. Durante il 1980 è stato il figlio di Arturo, Adriano, a prendere le redini della cantina, scegliendo un pavone come simbolo e lanciando le prime bottiglie sul mercato.

Situato ad un'altitudine che varia fra i 100 ed i 350 metri, la tenuta appartiene alla zona DOC Colli Orientali del Friuli, che si estende a nord-est lungo il Friuli collinare confinante con la Slovenia. E' caratterizzata da depositi sedimentari formatisi nel corso dei millenni, in cui strati di marne, arenaria e flysch compongono un ricco e complesso substrato che rende i vini di grande carattere. Modellate nei secoli da generazioni di viticoltori, le colline ricoperte di viti sono terrazzate per ridurre l'erosione, assicurare un miglior drenaggio e fornire un accesso più facile. Queste terre gratificano il palato con ciò che producono, ma anche l'occhio per la loro singolare bellezza e in continuo mutamento. La particolare natura del terroir, un certo numero di unici vitigni autoctoni, un clima che si presta alla coltivazione della vite e la devozione di generazioni di viticoltori insieme spiegano la produzione di un grande vino bianco, così come i vini rossi che continuano a riscuotere vasti consensi.

Una costante attenzione è dedicata ai vigneti, dove le tecniche innovative vengono introdotte solo una volta che hanno dimostrato di essere del tutto efficaci, e viene effettuato un monitoraggio periodico volto a proteggere l'ambiente. Nel corso degli ultimi anni, l'azienda ha preso parte al progetto di difesa integrata istituito dal Consorzio dei Colli Orientali del Friuli. Coadiuvato anche dall’uso nel vigneto di atomizzatori a recupero, il progetto mira ad introdurre misure utili a ridurre l’impatto ambientale dei fitofarmaci e ad accrescere la qualità delle uve.  L’epoca di raccolta dell’uva viene stabilita dopo avere effettuato un’accurata analisi organolettica della polpa, della buccia e del vinacciolo che attesta lo stato di maturazione e i valori ottimali del frutto. L’uva, vendemmiata interamente a mano, si esprime in cantina con il supporto di lavorazioni essenziali e non aggressive per mantenere integra la genuinità e tipicità del prodotto.

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